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Cosa è l'alimentazione intuitiva?

Molti clienti mi chiedono curiosi di che cosa si tratta.


E' un approccio radicalmente diverso da quello tradizionale prescrittivo a cui tutti noi, cresciuti all'ombra della dieta del minestrone and co, siamo abituati.

La nostra mente, negli anni passati, è stata condizionata da indicazioni, consigli e divieti dati a volte fin di benessere altre volte a scopo commerciale.

Siamo stati bombardati ed a volte spaventati e poi disorientati dai titoli dei giornali ed ora dai social.

Si è generata una gran confusione e molte persone arrivano in studio piene di dubbi o convinzioni limitanti sul cibo.


Certamente la dieta è indispensabile quando lo stato di salute è alterato da una condizione patologica che richiede attenzione a tavola.

Ma in condizioni di salute possiamo sperimentare un approccio totalmente diverso.


L'alimentazione intuitiva è nata nel 1994 dal lavoro di due nutrizioniste americane Evelyn Tribole ed Elyse Resch esperte in disturbi del comportamento alimentare.

Il loro primo libro "Intuitive eating" ora disponibile anche in italiano è stato rieditato ben 4 volte ed ora ha l'attenzione che merita.


L’alimentazione intuitiva è una filosofia alimentare che si fonda sul rispetto dei segnali interni del corpo, come il desiderio, la pienezza e le necessità del corpo.

Si tratta di un modo di scegliere cosa mangiare in ascolto dei propri bisogni, ascoltando la propria voce interiore, il proprio impulso e la propria spontaneità e non le norme imposte da una dieta o da convinzioni sul cibo.


L’obiettivo è ristabilire un rapporto equilibrato e armonioso con il cibo.


L’alimentazione intuitiva si fonda su dieci principi, che sono:


Rigetta la mentalità da dieta: riconosci che le diete restrittive sono dannose per la salute fisica e mentale e che non portano a risultati duraturi.


Onora la tua fame: ascolta i segnali di fame del tuo corpo e soddisfali con cibi nutrienti e gustosi, senza sentirsi in colpa o limitarsi.


Sfidare la polizia alimentare: elimina la voce interiore che ti giudica per quello che mangi o ti impone delle regole rigide.


Fai pace con il cibo: non escludere nessun cibo dalla tua alimentazione, ma concediti di mangiare quello che ti piace e ti fa stare bene, senza sensi di colpa o avere rimorsi.


Rispetta la tua sazietà: impara a riconoscere i segnali di sazietà del tuo corpo e a fermarti di mangiare quando sei soddisfatto, senza forzarti o lasciare del cibo nel piatto.


Scopri il fattore soddisfazione: mangia con piacere e consapevolezza, godendoti il gusto, l’odore, la consistenza e la presentazione del cibo. Scopri che cosa ti soddisfa veramente e ti fa sentire bene.


Affronta le tue emozioni senza usare il cibo: riconosci le tue emozioni e cerca di gestirle in modo sano, senza usare il cibo come mezzo di consolazione, fuga o punizione.


Rispetta il tuo corpo: accetta il tuo corpo così com’è, senza confrontarlo con gli standard irrealistici della società. Trattalo con cura e gentilezza, senza criticarlo o maltrattarlo.


Muoviti: scegli un’attività fisica che ti piace e che ti fa sentire bene, senza vederla come un obbligo o un modo per bruciare calorie. Ascolta le esigenze del tuo corpo e adatta il tuo movimento a esse.


Onora la tua salute con una gentile nutrizione: scegli cibi che nutrono il tuo corpo e la tua mente, senza seguire delle regole rigide o dei divieti assoluti. Considera la tua salute in modo globale, tenendo conto anche dei tuoi bisogni emotivi, sociali e spirituali.


Da ottobre inizieramo gli incontri di gruppo in presenza e online di educazione alimentare intuitiva. Analizzeremo il testo e faremo insieme riflessioni ed esercizi.

Saranno un'occasione per riflettere sul nostro rapporto con il cibo ed il corpo e finalmente cambiare approccio.

Se vuoi maggiori informazioni, contattami.






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